Il Saluto del Presidente

GRIMM BAND

“Tutto quello che devi fare è scrivere una frase vera. Scrivi la frase più vera che conosci”.

(Ernest Hemingway)

Le parole del Presidente

Consegniamo questa edizione del nostro Grimm Band con una serie di articoli che testimoniano e documentano le nostre attività, il nostro fare ed il nostro essere per gli altri. Troverete al loro interno i sentimenti ed i valori che ci hanno sempre contraddistinto e identificato come associazione. Semplicemente la nostra concretezza, il nostro fare con le mani e con il cuore che continueranno a caratterizzarci.

Tuttavia, vorremmo restituire anche alle parole la loro importanza così da riempirle di significato. Il primo esempio pratico è quando cercammo di avvicinare i giovanissimi a conoscere il Grimm mediante l’esercizio della parola, il fumetto ed il “coding”. Un vero apprendimento di tecniche di programmazione vissute attraverso un aspetto ludico e fungibili da strumento utile ad imparare ad utilizzare la tecnologia e la rete.

Per questo a partire dal mese di marzo, alla “Casa Grimm” di Vighizzolo, partirà un laboratorio gratuito di fumetto per ragazzi e ragazze dagli undici ai quattordici anni al quale seguirà successivamente un corso di coding.

Nel mese di maggio riproporremo alcuni incontri con personalità significative del mondo religioso e laico che parleranno di temi che riguardano da vicino ognuno di noi. Anche la parola dunque avrà spazio all’interno della nostra comunità. Parole ricche di contenuti stimolanti per i giovani e per gli adulti.

Oggigiorno, ed aggiungerei fortunatamente, tutti hanno accesso alla parola. Certamente una conquista ma con dinamiche comunicative attuali che gran parte dei social media  svuotano spesso dal loro significato. Il diritto di libertà di espressione e pensiero, difficilmente acquisito, si è sempre più progressivamente svuotato di valore, arrivando al punto in cui oramai sono in molti a non rendersi conto del peso che possono avere le parole. 

Tutte le parole sono logore e l’uomo non può più usarle” con sorprendente attualità l’Ecclesiaste, (1,8) nell’ Antico Testamento, coglieva nel segno la debolezza della comunicazione umana. Quando le parole sono sganciate dalla realtà e quando sono prive di responsabilità, diventano facilmente insulto, vanagloria ed oscenità. Nella semplicità e nella freschezza, come un pane caldo appena sfornato di chi offre il proprio contributo, vi rilasciamo le pagine a seguire che testimoniano con le parole ciò che si può fare ancora di buono e di utile per chi ha bisogno.

Agostino
Mauro Terzi

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